lunedì 10 giugno 2019

Il testo informativo attraverso il fumetto

Abbiamo realizzato un fumetto come testo informativo riguardante l'argomento del cyberbullismo. 



Vanessa Castelli II AL
Vittoria Pignatelli II AL
Sara D' Ambrosio II AL
Katerina Kuqo      II CSU

Il confronto fra testi antichi e moderni

Abbiamo confrontato testi poetici moderni con quelli antichi



Significato della canzone: il testo esprime l’incomunicabilità umana e il non sentirsi compresi. L’ autore confronta il silenzio con la consapevolezza di dover far rumore. La contrapposizione presenta due termini: il silenzio-morte e il rumore-vita. Il testo tratta anche di un amore non pronto a nascere che ha come ultima speranza il silenzio, l’unico mezzo con il quale l’autore riesce ad esprimersi.
Parole chiavi: silenzio, tempo, visitare, rumore.
C’è un’aria strana stasera
E torno a casa in silenzio
Tra i rumori del traffico
E il telefono spento
E la gente mi guarda
Ma non ho niente di vero
Io che basta pensarti e già mi manca il respiro
È da tempo che lo cerco questo tempo che mi manca
È da tempo che sai penso che anche il tempo non mi basta
So quanto costa per te
Ma cerco solo un motivo
Per sentirmi vivo e non è semplice
So quanto pesano in te quelle paure lontane
Meriti anche tu un posto da visitare, hm hm hm
Hm hm hm hm
C'è un'aria strana nel cielo
Esco da casa in silenzio
Non è ancora neanche l'alba, ma a dormire non ci penso
Io cerco solo di capirti
E la notte non ci dormo
Se soltanto avessi pace saprei essere come loro
È da tempo che lo cerco questo tempo che mi manca
È da tempo che sai penso che anche il tempo non mi basta
So quanto costa per te
Ma cerco solo un motivo
Per sentirmi vivo e non è semplice
So quanto pesano in te quelle paure lontane
Meriti anche tu
Un posto da visitare
E ti dedico il rumore
Di queste inutili parole
Un quadro senza il suo colore
Che è andato via volare altrove
Io ti dedico il silenzio, tanto non comprendi le parole
Questa sera provo a farlo
Questa sera io ti chiamo
E tanto tu non mi rispondi
E tanto poi se mi rispondi
Dici che non siamo pronti
Ed io so quanto costa per te
Ma cerco solo un motivo
Per sentirmi vivo e non è semplice
So quanto pesano in te quelle paure lontane
Meriti anche tu un posto da visitare
Wouh oh oh, na na na na, na nai na, na nara nai nana
Wouh oh oh, oh oh
Meriti anche tu un posto da VISITARE

Analisi retorica-stilistica:
-figure sintattiche: l’anafora: “è da tempo che”, “questa sera”, “tanto tu non mi rispondi”; il chiasmo, nel verso “e torno a casa in silenzio tra i rumori del traffico”.
-figure di suono: l’allitterazione è presente nel testo con la ripetizione di suoni duri come la lettera s  e c.
-figure di significato: l’ossimoro con le parole silenzio e rumori.

Quasimodo “Solitudini”



Il significato della poesia: Quasimodo descrive tre momenti esistenziali importanti: la solitudine, l’ incomunicabilità, la precarietà della vita.


Solitudini
Una sera nebbia, vento,
mi pensai solo: io e il buio.
Né donne, e quella
che sola poteva donarmi
senza prendere che altro silenzio,
era già senza viso
come ogni cosa che è morta
e non si può ricomporre.
Lontana la casa, ogni casa
che ha lumi di veglia
e spole che picchiano all’alba
quadrelli di rozzi tinelli.
Da allora
ascolto canzoni di ultima volta.
Qualcuno è tornato, è partito distratto
lasciandomi occhi di bimbi stranieri,
alberi morti su prode di strade
che non m’è dato d’amare.
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Analisi retorica-stilistica:
-figure di suono: l’ allitterazione è presente nell’ultima parte della poesia con l’espressione “sta solo sul”; l’assonanza con “terra-sera, solo-sole”;
-figure di significato: sono presenti delle metafore all’interno della poesia: nel verso 19 “sul cuor della terra” e una finale data dalla sera che rappresenta la morte e la fine delle illusioni umane. E’ presente anche un’analogia “trafitto da un raggio di sole”.



RAPPORTO FRA TESTI DISTANTI NEL TEMPO
Nonostante i due autori appartengano a epoche storiche diverse, entrambi i testi parlano dell’incomunicabilità e del non essere compresi. L’incomunicabilità di Ultimo deriva dallo sfaldamento degli odierni rapporti umani: si sta insieme con facilità ma non ci si parla e non ci si comprende; le parole diventano rumore e la vera comunicazione è il silenzio. La poesia di Quasimodo è un’istantanea sulla condizione esistenziale che accomuna ogni uomo che vive sulla terra: ognuno è solo e deve faticare a vivere. Ciò che più gli pesa è l’incapacità di comunicare con i suoi simili e questo lo condanna all’isolamento rendendo l’esistenza ancora più triste e penosa.

Giorgia Cassese II AL
Bianca Marina Iancu II AL

Il confronto fra testi antichi e moderni

Abbiamo confrontato  alcuni testi poetici moderni con quelli antichi



Noemi: Vieni qua, vieni qua, che ti dovevo dire
tutte quelle cose che, cose che, non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire.
Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia
un equilibrio instabile, instabile, che crolla al vento di una nuova gloria, l'amore si odia.
Ah, se fosse così facile, ah, se fosse ancora innamorato di me
ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
ma tu non meriti più un battito di questa vita
per tutto quello che conta, se conta, sei come colla tra le dita.
Fiorella Mannoia: Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene,
ma riparlarne è inutile, inutile, non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire
Vieni qua, vieni qua, le solite parole
di un sentimento fragile, fragile, come l'asfalto consuma la suola, l'amore si odia.
N: ah, se fosse tutto facile
N & M: ah, se fosse ancora innamorata di te
M: ed ogni petalo sai
N: si finge di essere una rosa
M: per ogni goccia vorrei
N: diluvio sopra ogni cosa
M: ma tu non meriti più un battito di questa vita
N: che tutto quello che conta
M: se conta
N: sei come colla sulle dita
M: ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
N & M: per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
M: ogni cosa
N: ma tu non meriti più un attimo della mia vita
M: per tutto quello che conta                                           
N: se conta, sei la mia impronta sulle dita.
    
    
[Nome]

 

 SIGNIFICATO  :  Il significato della canzone è tratto dalla storia di un amore finito che fa ancora male; quando una relazione giunge al termine si ha sempre voglia di parlarne, tormentandosi e alimentando il proprio dolore  : “TU NON MERITI PIÙ UN BATTITO DI QUESTA VITA”
PAROLE CHIAVE  : i termini soffrire, godere, non meritare afferiscono all’ambito semantico del tormento d’amore; i termini finire ,sentimento fragile, sparire afferiscono all’ambito semantico della fine dell’amore
        
 Analisi retorica- stilistica
-figure retoriche di sintassi :   l’anafora delle parole fragile, inutile, conta, instabile e dell’espressione “vieni qua”;  L’ellissi con l’espressione “vorrei diluvio”; il climax  crescente con “soffrire, godere, finire” e con “pensarti, capire, provare, sparire”
-figure retoriche foniche: l’allitterazione è presente nell’espressione “nuova gloria l’amore si odia”; l’assonanza con “vita e dita”; la rima in “rosa e cosa”.
-figure semantiche: la similitudine in “sei come colla sulle dita” e in “come l’asfalto consuma la suola “. La sineddoche in “petalo”.
                              
                                       RAPPORTO TESTO-MUSICA
Il rapporto testo-musica è espresso attraverso versi di poesia che si sposano con ciò che la canzone vuole esprimere.
Il significato complessivo si accosta a un verso della poesia “Sull’amore, sulla vita” di Trilussa, un poeta italiano (1871-1950)   :   “Anche l’amore è un’arca che salva dal diluvio della vita, ma a tempesta finita, non si sa mai la roba che si sbarca”.
  



           CHIARE FRESCHE ET DOLCI ACQUE

Da’ be’ rami scendea
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior’ sovra ’l suo grembo;
et ella si sedea
humile in tanta gloria,
coverta già de l’amoroso nembo.
Qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch’oro forbito et perle
eran quel dì a vederle;
qual si posava in terra, et qual su l’onde;
qual con un vago errore
girando parea dir: Qui regna Amore.

METAFORA: “qual su le treccie bionde, ch’oro forbito et perle eran quel di a vederle”
ELLISSI:qual su l’onde”
ANAFORA: con il termine “quel”

L’immagine di Laura coperta da una nuvola di fiori che riprende la Beatrice dantesca nel paradiso terrestre, conferisce alla rievocazione toni favolosi, con i petali che ondeggiano quasi per incanto, mossi dall’amore. Lo scenario in cui Petrarca ambienta la canzone si richiama esplicitamente ad una tipologia letteraria precisa, quella del “locus amoenus”, vale a dire il “luogo di delizie” che compare nella letteratura di ogni tempo e luogo. Tipiche del locus amoenus sono infatti le caratteristiche dell’ambiente che fanno da sfondo alla lirica: l’essere un posto immerso nella natura, tra piante ed alberi, l’essere situato nelle vicinanze di una fonte o di un ruscello, l’essere ricco di ombra, rasserenato dal canto degli uccelli e caratterizzato da una eterna primavera.


RAPPORTI FRA TESTI DISTANTI NEL TESTO
In entrambi i testi si parla di una storia d’amore: all’interno della poesia si descrive un amore non corrisposto, mentre, nella canzone un amore giunto al termine. Uniti ambedue da una sofferenza straziante, gli autori utilizzano nei testi un elemento che appartiene al topos del locus amoenus: immergere la figura dell’amato/a in un luogo favoloso. Ci è sembrato interessante accostare la pioggia di petali che scende su Laura e il ruscello che fa da sfondo al paesaggio, a due immagini presenti nella più moderna canzone di Noemi. I versi “ed ogni petalo, sai , si finge di essere rosa” “per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa” riecheggiano l’atmosfera favolistica che accompagna da sempre il sentimento dell’amore.
Giulia Iacarelli II AL
Giorgia Decina II AL