lunedì 2 maggio 2016

LAZIO SENZA MAFIE: UNA GIORNATA ALL’INSEGNA DELLA LEGALITÀ

Lazio senza mafie: è questo il titolo, semplice e diretto, del secondo meeting regionale sulla legalità e sulla lotta contro le organizzazioni di stampo mafioso, che si è tenuto presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 14 al 21 marzo.

La mattina di martedì 15 marzo, le classi 4°A linguistico e 4°C articolato del Liceo “Varrone” di Cassino  hanno avuto l’occasione e l’onore di parteciparvi, assistendo agli interventi di molte personalità di spicco nel mondo dell’antimafia; tra i più importanti:  il Prefetto di Roma Franco Gabrielli, il Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi. 



Lo scopo principale della conferenza è stato diffondere tra i giovani il senso della legalità e della giustizia, armi necessarie nella lotta contro la criminalità organizzata. In questa prospettiva è stato quindi trasmesso ai presenti il bisogno di prendere coscienza di queste realtà da parte delle nuove generazioni, in quanto spesso ignorano e trascurano il male che si cela dietro l’apparenza normalità di tanti comportamenti, facendo capire che non è radicato solo ed esclusivamente nel Sud, ma in tutta Italia e nel mondo intero, essendosi diffuso come un cancro.




 “Non smettere di lottare”, è questo l’appello fatto ai giovani presenti, condiviso da tutti gli ospiti, in particolare dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha spiegato che smettere di combattere, anche nel proprio piccolo, vuol dire darla vinta alla mafia e che quindi non bisogna assolutamente commettere l’errore di delegare questa battaglia esclusivamente alle istituzioni, poiché tutti, che siano piccole o grandi azioni, devono fare qualcosa.

 Il fenomeno della mafia è ben consolidato anche nella nostra regione e non bisogna avere paura di ammetterlo, perché se fa capire di essere dalla parte giusta, si compie il primo grande passo per sostenere la battaglia.


Il presidente Zingaretti

 

Il momento più importante della conferenza è stato quello della cosiddetta “lezione di legalità” del Procuratore Pignatone che, dall’alto della sua esperienza caratterizzata da anni di lotta in Sicilia contro Cosa Nostra, ha spiegato ai ragazzi come contrastare l’illegalità anche con i gesti più insignificanti, come non parcheggiare in doppia fila oppure pagare le tasse. È dunque questo il concetto base che si è voluto trasmettere ai giovani: fare il proprio dovere all’insegna della legalità, in quanto cittadini di questo Paese e, come ha successivamente ha ribadito il Procuratore generale Giovanni Salvi, accanto alla responsabilità delle istituzioni ci deve essere quella di noi cittadini con il ruolo attivo di protagonisti della legalità.


Il magistrato Pignatone

La conferenza è poi terminata con l’intervento dell’onorevole Bindi, che ha invitato le nuove generazioni a prestare attenzione, in quanto sono  le più esposte al pericolo scaturito dalle attività illegali di stampo mafioso. Perciò, nell’ambito di quanto esposto, è opportuno che tutti i cittadini prendano coscienza che la legalità è un obbligo sociale da rispettare necessariamente. 



                                 L'onorevole Bindy                                               


Con questo appello si è dimostrato l’interesse da parte delle istituzioni nel coinvolgere i giovani nel prendere coscienza di questo mondo caratterizzato anche dalla illegalità. Infatti,  schierandosi tutti, con il contributo fondamentale dei giovani, dalla parte della giustizia si fornisce l’opportunità di avere un futuro migliore; in quanto, citando Don Giuseppe Puglisi: “se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto”.





 



Giovanni Guerra IV AL

Liceo Linguistico – IMS “Varrone”