ISLANDA: apparentemente
una terra lontana e sconosciuta che, in realtà, si rivela come un Paese
bellissimo, pieno di paesaggi meravigliosi. Un territorio modellato
maggiormente dalle forze vulcaniche, dove senti veramente di voler scattare
delle foto a tutto ciò che ti circonda. Durante il mio soggiorno ho imparato,
fra le altre cose, che gli islandesi cercano di mantenere il paese
incontaminato, perché per loro la natura è un’importante fonte di energia.
La prima immagine che vedi quando arrivi là sono i campi
infiniti coperti da muschi e di licheni, interrotti da fattorie o fiumi. Di
notte, in questo periodo dell’anno, la luce diminuisce solamente dopo le ore 2.00
o le 3.00, quindi non è stato facile dormire.
Abbiamo dedicato la nostra prima giornata in Islanda a una
visita guidata dell’isola, iniziando con una delle più famose attrazioni
turistiche del paese, Gullfoss (Italiano
- La Cascata dorata): una meravigliosa cascata che ha le sue origini in un lago
glaciale.
A causa della sua grande attività vulcanica, in Islanda si
trovano alcuni dei più grandi geyser nel mondo. Uno dei più famosi geyser in
Islanda è lo Strokkur. Le sue eruzioni possono
arrivare all’altezza di 15-30 metri con una temperatura tra gli 80° e i 100°.
Seljalandsfoss è un’altra cascata,
conosciuta per il fatto che ai lati si trova un sentiero che permette di
arrivare dietro la cascata stessa ed ammirare il potente getto.
Per ricordarci dell’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull, avvenuta
il 20 marzo 2010, siamo andati a Gestastofa Þorvaldseyri, una
fattoria costruita esattamente sotto la montagna, dove abbiamo guardato un
video sulla famiglia che abita là e come sono riusciti a sopravvivere dopo la
grande eruzione.
Dopo la nostra
visita guidata siamo andati sull‘isola di Vestmannaeyjar per incontrare la
nostra famiglia ospitante. Durante il nostro soggiorno ci hanno cucinato piatti
italiani o internazionali come pizza, lasagna o hamburger.
Abbiamo fatto un
tour dell‘isola in autobus e abbiamo visitato il vulcano Eldfell, che ha
eruttato nel 1973, coprendo molte case di cenere. Questa zona viene chiamata “La
Pompei del Nord”.
L’isola ospita una grande varietà di specie di uccelli. Le
più diffuse sono le pulcinelle di mare, degli uccelli bianchi e neri che vivono
in grandi colonie sugli scogli.
Il lunedì siamo stati nella scuola elementare Hamarsskoli. Devo dire che il sistema scolastico è organizzato
in un modo diverso dall’Italia. Prima di tutto, gli studenti devono lasciare le
scarpe all’ingresso prima di entrare nella scuola, per mantenerla pulita. La
scuola ha molti laboratori fra cui: il laboratorio di informatica, di
falegnameria, di cucito e persino una cucina. All’ora di pranzo ci hanno
servito del pesce e delle patate nella mensa.
Gli studenti islandesi sono molto educati e sono rimasta impressionata
in un senso positivo dal modo in cui parlavano in inglese.
Abbiamo trascorso l’ultima giornata visitando il centro di Reykjavik. I tetti
diversamente colorati rendono la città unica. Abbiamo ammirato il panorama
dalla cima di Hallgrímskirkja, una chiesa luterana la cui costruzione iniziata
nel 1945 durò 40 anni.
Dopo questa esperienza ho imparato tante cose sul popolo
islandese, sulla loro cultura e sul loro rispetto verso la natura.
Mihalachi
Alina
I° C articolato
Istituto Magistrale “Varrone” di Cassino
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