In
questi ultimi giorni, in Italia, si sono verificate varie scosse di
terremoto in Emilia Romagna provocando danni economici, sociali e
umani ingenti; molte persone hanno perso la casa, il lavoro e, in
troppi casi purtroppo, addirittura la vita.
Per
preparare i propri studenti ad affrontare nel modo migliore possibile
un’eventuale situazione simile, l’Istituto Magistrale M.T.
Varrone di Cassino ha organizzato una simulazione antisismica
avvenuta il giorno 30/05/2012. La mattina, subito dopo l'appello,
abbiamo sentito la preside che ci ricordava le procedure da seguire
utilizzando l'impianto di amplificazione interno alla scuola. In
pratica, ognuno doveva immaginare che, al segnale dato, si trattava
di un vero terremoto e, immediatamente, doveva cercare riparo sotto
il banco, aspettando il termine della “scossa”, per poi procedere
all'evacuazione dell'edificio. Infatti, dopo la simulazione della
“scossa sismica”, è stato dato l'allarme dell'evacuazione
tramite il suono di una sirena.
Durante
queste operazioni, noi studenti abbiamo però notato che il sistema
di comunicazione interno è poco efficace; in realtà, alcune classi
non hanno sentito potuto ascoltare in maniera chiara e comprensibile
le informazioni diffuse con gli altoparlanti interni alle classi.
Quindi, non hanno potuto eseguire le indicazioni date (anche se i
nostri professori sono intervenuti ricordandoci che cosa andava
fatto). Inoltre, anche la sirena dell'allarme non si è avvertita in
tutte le parti dell'edifico scolastico. Quest'ultimo è molto grande
e, evidentemente, le sirene collocate non sono sufficienti per
raggiungere con il loro suono tutti gli spazi.
Alla
fine, però, siamo riusciti ad arrivare tutti nel punto di raccolta
nel cortile della scuola. Qui abbiamo incontrato un altro problema:
il fondo del del terreno era piuttosto malridotto, in quanto c’erano
delle buche, di svariate dimensioni (alcune davvero molto estese e
profonde), in cui si era depositata l’acqua piovana. A causa di
questo problema abbiamo incontrato molte difficoltà a raccoglierci
tutti in un posto in cui l’acqua fosse assente.
Ovviamente
abbiamo chiesto ai nostri professori i motivi di queste situazioni
problematiche. Ci è stato spiegato che la manutenzione della scuola
dipende dall’Amministrazione Provinciale e che sono state fatte
molte richieste (addirittura da anni) per cercare di risolvere almeno
le situazioni più urgenti. Ma non è stato possibile riuscire ad
ottenere i risultati sperati, soprattutto per quanto riguarda il
pessimo stato del cortile interno.
Noi
siamo comunque contenti che la nostra scuola si preoccupi della
sicurezza dei propri studenti e, nello stesso tempo, ci sentiamo
confortati dalla riuscita della simulazione che ci ha fatto capire
come comportarci anche in situazioni estreme. Ma vogliamo anche
confidare nel buonsenso degli Amministratori, nella speranza che
qualcosa possa migliorare. E' vero che qualche volta siamo stati ben
disponibili anche a tinteggiare alcune aule non troppo accogliente,
ma per l'amplificazione interna e, soprattutto, per la sistemazione
del cortile occorre davvero un provvedimento risolutivo che va oltre
le nostre possibilità.
Alina Mihalachi - Stefania
Recchia
I°
C articolato
Istituto
Magistrale di Cassino
Gli studenti si sono
fermati in uno dei pochi punti senza acqua
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E' evidente la presenza
di pozzanghere che, in verità, sembrano quasi dei laghetti
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Non è facile passare
tra una buca e l'altra
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Anche una professoressa
tenta di raggiungere la zona di raccolta
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