lunedì 10 giugno 2019

Il confronto fra testi antichi e moderni

Abbiamo confrontato  alcuni testi poetici moderni con quelli antichi



Noemi: Vieni qua, vieni qua, che ti dovevo dire
tutte quelle cose che, cose che, non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire.
Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia
un equilibrio instabile, instabile, che crolla al vento di una nuova gloria, l'amore si odia.
Ah, se fosse così facile, ah, se fosse ancora innamorato di me
ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
ma tu non meriti più un battito di questa vita
per tutto quello che conta, se conta, sei come colla tra le dita.
Fiorella Mannoia: Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene,
ma riparlarne è inutile, inutile, non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire
Vieni qua, vieni qua, le solite parole
di un sentimento fragile, fragile, come l'asfalto consuma la suola, l'amore si odia.
N: ah, se fosse tutto facile
N & M: ah, se fosse ancora innamorata di te
M: ed ogni petalo sai
N: si finge di essere una rosa
M: per ogni goccia vorrei
N: diluvio sopra ogni cosa
M: ma tu non meriti più un battito di questa vita
N: che tutto quello che conta
M: se conta
N: sei come colla sulle dita
M: ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
N & M: per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
M: ogni cosa
N: ma tu non meriti più un attimo della mia vita
M: per tutto quello che conta                                           
N: se conta, sei la mia impronta sulle dita.
    
    
[Nome]

 

 SIGNIFICATO  :  Il significato della canzone è tratto dalla storia di un amore finito che fa ancora male; quando una relazione giunge al termine si ha sempre voglia di parlarne, tormentandosi e alimentando il proprio dolore  : “TU NON MERITI PIÙ UN BATTITO DI QUESTA VITA”
PAROLE CHIAVE  : i termini soffrire, godere, non meritare afferiscono all’ambito semantico del tormento d’amore; i termini finire ,sentimento fragile, sparire afferiscono all’ambito semantico della fine dell’amore
        
 Analisi retorica- stilistica
-figure retoriche di sintassi :   l’anafora delle parole fragile, inutile, conta, instabile e dell’espressione “vieni qua”;  L’ellissi con l’espressione “vorrei diluvio”; il climax  crescente con “soffrire, godere, finire” e con “pensarti, capire, provare, sparire”
-figure retoriche foniche: l’allitterazione è presente nell’espressione “nuova gloria l’amore si odia”; l’assonanza con “vita e dita”; la rima in “rosa e cosa”.
-figure semantiche: la similitudine in “sei come colla sulle dita” e in “come l’asfalto consuma la suola “. La sineddoche in “petalo”.
                              
                                       RAPPORTO TESTO-MUSICA
Il rapporto testo-musica è espresso attraverso versi di poesia che si sposano con ciò che la canzone vuole esprimere.
Il significato complessivo si accosta a un verso della poesia “Sull’amore, sulla vita” di Trilussa, un poeta italiano (1871-1950)   :   “Anche l’amore è un’arca che salva dal diluvio della vita, ma a tempesta finita, non si sa mai la roba che si sbarca”.
  



           CHIARE FRESCHE ET DOLCI ACQUE

Da’ be’ rami scendea
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior’ sovra ’l suo grembo;
et ella si sedea
humile in tanta gloria,
coverta già de l’amoroso nembo.
Qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch’oro forbito et perle
eran quel dì a vederle;
qual si posava in terra, et qual su l’onde;
qual con un vago errore
girando parea dir: Qui regna Amore.

METAFORA: “qual su le treccie bionde, ch’oro forbito et perle eran quel di a vederle”
ELLISSI:qual su l’onde”
ANAFORA: con il termine “quel”

L’immagine di Laura coperta da una nuvola di fiori che riprende la Beatrice dantesca nel paradiso terrestre, conferisce alla rievocazione toni favolosi, con i petali che ondeggiano quasi per incanto, mossi dall’amore. Lo scenario in cui Petrarca ambienta la canzone si richiama esplicitamente ad una tipologia letteraria precisa, quella del “locus amoenus”, vale a dire il “luogo di delizie” che compare nella letteratura di ogni tempo e luogo. Tipiche del locus amoenus sono infatti le caratteristiche dell’ambiente che fanno da sfondo alla lirica: l’essere un posto immerso nella natura, tra piante ed alberi, l’essere situato nelle vicinanze di una fonte o di un ruscello, l’essere ricco di ombra, rasserenato dal canto degli uccelli e caratterizzato da una eterna primavera.


RAPPORTI FRA TESTI DISTANTI NEL TESTO
In entrambi i testi si parla di una storia d’amore: all’interno della poesia si descrive un amore non corrisposto, mentre, nella canzone un amore giunto al termine. Uniti ambedue da una sofferenza straziante, gli autori utilizzano nei testi un elemento che appartiene al topos del locus amoenus: immergere la figura dell’amato/a in un luogo favoloso. Ci è sembrato interessante accostare la pioggia di petali che scende su Laura e il ruscello che fa da sfondo al paesaggio, a due immagini presenti nella più moderna canzone di Noemi. I versi “ed ogni petalo, sai , si finge di essere rosa” “per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa” riecheggiano l’atmosfera favolistica che accompagna da sempre il sentimento dell’amore.
Giulia Iacarelli II AL
Giorgia Decina II AL

Esempio di Scanning

Abbiamo realizzato un percorso sulle quattro competenze di base della lingua italiana e, in particolare, riportiamo un esempio di scanning relativo al Neoclassicismo


Nel periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento si affermano in Italia le correnti letterarie del neoclassicismo e del preromanticismo.  Le caratteristiche dello stile Neoclassico sono molteplici e varie, ma sono presenti alcuni elementi che permettono di classificare e di definire correttamente questa corrente artistica. Di fondamentale importanza fu il grande riavvicinamento ed il rinnovato interesse verso il mondo dell’arte classica: gli artisti neoclassici ritenevano che gli antichi all’interno delle loro opere avessero raggiunto la perfezione armonica dell’equilibrio e della compostezza, canoni appartenenti al mondo dell’arte greca e romana. 

Ugo Foscolo, nato a Zante nel 1778 e morto a Turnham Green nel 1827,  poeta, scrittore e traduttore, è stato uno dei principali esponenti italiani del neoclassicismo e del preromanticismo. Per definire i tratti variegati e spesso contrastanti del pensiero e della poetica di Ugo Foscolo bisogna innanzitutto ritrovare nelle sue poesie il conflitto tra la ragione e gli impulsi delle passioni, che ne fanno una figura a metà strada tra la cultura neoclassica e la nuova sensibilità romantica. Il Neoclassicismo di Foscolo non ha nulla della stilizzazione decorativa o archeologica, è molto più spirituale. In Ugo Foscolo troviamo spesso riferimenti alla mitologia, poiché attribuisce spesso alla poesia la gestione eroica dei grandi valori delle civiltà e la poesia si fa interprete di questi valori. Per Foscolo la Grecia è origine e rifugio pieno di serenità, si parla di mito dell'Ellade, un mondo che si distanzia dalla sua realtà fatta di guerre.



Nel 1794, con la condanna di Robespierre, ebbe termine la dittatura giacobina durata 5 anni, la fase più cruenta della rivoluzione francese. L’ascesa al potere della borghesia moderata riportò un certo equilibrio politico e sociale che, però, non modificò la situazione di conflitto internazionale che trovava ancora gli stati assoluti europei coalizzati contro la Francia. Nel 1796 la guerra si attuava con successo su più fronti ma il fronte che assunse maggior importanza fu quello italiano affidato a Napoleone che, passate le Alpi, occupò rapidamente la Lombardia, il Piemonte e il Veneto. Le conquiste di Napoleone furono molto rapide. Nel 1797 concluse la campagna d’Italia e chiuse momentaneamente la guerra contro l’Austria con la pace di Campoformio nell’ottobre del 1797. Forte dei successi ottenuti e del prestigio presso l’opinione pubblica francese, Napoleone realizzò un colpo di Stato instaurando in Francia un nuovo regime, Il Consolato, di cui egli stesso era primo console. Nel 1802 ottenne il consolato a vita e nel 1804 l’incoronazione a Imperatore. Questa rapida carriera era dovuta alla favorevole opinione pubblica, in quanto, Napoleone era riuscito in pochi anni a risolvere problemi giuridici, economici e sociali che diedero alla Francia una situazione di stabilità politica e sociale che nessun governo prima di allora non aveva mai realizzato. In pratica partendo dalle basi della rivoluzione era riuscito a creare una struttura statale solida e moderna stroncando contemporaneamente il possibile avanzamento delle forze popolari e democratiche.


I grandi centri di produzione dell’arte neoclassica sono Roma e Parigi e i due grandi artisti sono Antonio Canova e Jacques-Louis David. Antonio Canova fu il più importante scultore del Neoclassicismo, capace di dare forma al modello di bellezza ideale del mondo antico con sculture raffinate. Era nato in Veneto e si era formato a Venezia, ma svolse quasi tutta la sua attività a Roma, dove ammira da vicino e rielabora l’arte antica, i suoi miti e la perfezione anatomica. A Roma Antonio Canova rimane affascinato dalla bellezza dalla scultura greca e romana, ma ha anche la possibilità di farsi conoscere sulla scena artistica internazionale. Qui studia la scultura antica che approfondisce anche attraverso un viaggio a Pompei, Ercolano e Paestum e conosce gli artisti e gli intellettuali che teorizzano un nuovo ritorno al classico.     


 Amore e Psiche è un gruppo scultoreo realizzato da Antonio Canova tra il 1788 e il 1793 ed esposta oggi al Museo del Louvre di Parigi. L'opera rappresenta, con un erotismo sottile e raffinato, il dio Amore mentre contempla con tenerezza il volto della fanciulla amata, ricambiato da Psiche da una dolcezza di pari intensità. Le figure sono rappresentate nell'atto subito precedente al bacio, un momento carico di tensione, ma privo dello sconvolgimento emotivo che l'atto stesso del baciarsi provocherebbe nello spettatore. Questo è il momento di equilibrio, dove si coglie quel momento di amoroso incanto tra la tenerezza dello smarrirsi negli occhi dell'altro e la carnalità dell'atto. Le due figure si intersecano tra di loro formando una X morbida e sinuosa che dà luogo a un'opera vibrante nello spazio. L'opera Amore e Psiche è un capolavoro nella ricerca d'equilibrio. L'elegante fluire delle forme sottolinea la freschezza dei due giovani amanti: è qui infatti rappresentata l'idea di Canova del bello, ovvero sintesi di bello naturale e di bello ideale.


Alessandro Pelosi  II AL  
Paola Kola             II CL
Maria Pia Pittiglio II CSU

lunedì 22 gennaio 2018

STORIE DI LEGALITA’ E DI SCUOLA

Il Liceo delle Scienze Umane e il Linguistico da Augias su Rai3

Mercoledì 6 dicembre 2017 è andata in onda una nuova “speciale” puntata del programma televisivo di attualità, politica e cultura “Quante storie” trasmessa da Rai 3. In occasione dell'inaugurazione della XVI edizione della Fiera della Piccola e Media Editoria, "Più Libri Più Liberi", questa puntata è andata in onda in diretta dalla grandiosa “Nuvola”, il Centro Congressi progettato da Massimiliano Fuksas, ed è stata dedicata al tema della legalità.

 All'interno della Nuvola, circondato da un pubblico di circa quattrocento studenti impegnati con le rispettive scuole su progetti di sensibilizzazione alla legalità, Corrado Augias ha raccolto le testimonianze di alcune delle figure chiave di una società fondata sul diritto.Ma che cosa si intende per “legalità”?
Numerosi sono stati gli interventi ad opera degli ospiti della speciale puntata, a partire da quello del procuratore antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, giudice da anni impegnato nella lotta alla “‘ndrangheta”, il quale ha spiegato come la mafia si sia diffusa largamente anche al nord, divenendo un fenomeno che non  caratterizza  più il solo  Meridione. Anzi,  è risultato alquanto interessante venire a conoscere i tentativi malavitosi di “ripulire” – con attività più o meno lecite - il denaro acquisito illegalmente.  

nel quale il comportamenti corretti possano diventare la regola e non più l’eccezione!
Sulla base di quanto riportato, risulta difficile esprimere le emozioni, i sentimenti e soprattutto la curiosità che quest’esperienza ha suscitato in noi studenti liceali delle Scienze Umane e del Linguistico del “Varrone” di Cassino, che abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un programma televisivo non solo come  spettatori particolari, ma anche facendo esperienza di Scuola-Lavoro in modo piuttosto originale, insolito ed efficace. Difatti, non capita sicuramente tutti i giorni di vedere attraverso i propri occhi, “senza filtri”, ciò che realmente si cela dietro la televisione e il lavoro apparentemente normale delle telecamere. Con questo spirito abbiamo partecipato all’evento, accompagnati dal Dirigente Scolastico, prof.ssa Filomena de Vincenzo e dai prof. Folcarelli Roberto e Pelosi Piero.

 Generalmente tutto ciò che si vede tramite uno schermo sembra essere sempre perfetto, ma in realtà è ben diverso: quello che si prova partecipando in diretta, le emozioni che suscita vivere e, perché no, sentirsi parte sebbene anche solo per una puntata di un programma televisivo, non può essere neanche lontanamente paragonate a quelle, sicuramente attenuate, che ogni persona “vive” vedendo un qualsiasi programma comodamente da casa. Sono le piccole cose a fare la differenza, quelle piccole grandi cose che ci hanno permesso di verificare cosa c'è realmente dietro quello schermo televisivo che ai nostri occhi appare così lineare.



In particolare noi studenti abbiamo notato come la disinvoltura di ogni interlocutore sia in realtà frutto di un’attenta preparazione e che ogni protagonista del “piccolo schermo”, uomo o donna che sia, tenga alla propria immagine stando attento a non “rovinarla” prima di andare in diretta, sottoponendosi ad attente “truccature” con molta pazienza.
Ma è stato anche incredibile notare  come questa puntata, con una tematica abbastanza pesante per un pubblico di adolescenti, sia riuscita talmente coinvolgente da suscitare un ascolto totale e appassionato, come ha sottolineato lo stesso Augias ringraziando di cuore tutti i presenti.
  Aver avuto l’occasione di  assistere ad una piccola puntata televisiva sembrerebbe alquanto irrilevante, ma al contrario, siamo venuti a conoscenza di molte cose che non credevamo potessero accadere e che sicuramente hanno arricchito il nostro bagaglio culturale. Quando la realtà entra in scena, davanti ai “tuoi” occhi, ogni particolare, anche quello più insignificante, assume un rilievo enorme.

                                                                      Alessia Persichino, Clarissa Velardo
                     
                                                Classe V Asu, Liceo delle Scienze Umane
                                                                      IMS “Varrone” - Cassino

lunedì 23 gennaio 2017

L’ANTICHITA’ CONTEMPORANEA: UN DANTE TUTTO DA RISCOPRIRE E DA VIVERE

Da mercoledì 26  a domenica 30 ottobre la città di Cassino ha ospitato il festival itinerante "ANTICOntemporaneo", dedicato al sommo poeta fiorentino Dante Alighieri.  Una manifestazione di tale importanza non poteva non ospitare personaggi di rilievo come Moni Ovadia o Michele Mirabella, tenendo però in grande considerazione anche gli studenti provenienti, oltre che da Cassino, anche da Frosinone, Ceccano, Pontecorvo; addirittura era presente una delegazione dell’Ungheria.
Il viaggio nel mondo Dantesco per gli studenti del Liceo M.T Varrone ha avuto inizio qualche settimana, quando ci è giunta la notizia di dover partecipare al concorso, con lo scopo di creare qualcosa di nuovo in relazione al progetto "Dante senza frontiere"; e ha visto il suo termine venerdì 28 ottobre quando, riuniti tutti i partecipanti del concorso con tante altre perosne nell'Aula Pacis di Cassino, si è dato  il via ad una mattinata di premiazioni e riconoscimenti in cui il famoso poeta è stato esaminato sotto ogni punto di vista. 
Fabio Ferri
Il primo intervento della mattinata lo dobbiamo a Fabio Ferri con "La Commedia 2.0", il quale ci mostra un approccio ipertestuale al capolavoro dantesco, una realtà della Commedia vista sotto il punto di vista moderno, sottolineando una lettura magari un “tantino” superficiale della Commedia da parte dei ragazzi. Con Eugenia Treglia ci troviamo invece catapultati nella psiche dantesca, cercando di comprendere cosa si cela – secondo un’interpretazione psicologica -dietro alcuni versi della Divina Commedia. 
Amedeo di Francesco
In una mattinata piena di sorprese troviamo anche una scuola che proviene dall'Ungheria, il Collegio Benedettino di Pannonalma, accompagnati dal Prof.ssore Amedeo di Francesco, insegnante dell'università Orientale di Napoli. I ragazzi ci hanno deliziati con una esibizione lirica e un video inerente al tema prestabilito. 

Dopo i doverosi ringraziamenti , finalmente arriva la premiazione, probabilmente il momento più atteso da tutti gli studenti che hanno lavorato duramente per cercare di riportare il pensiero e l’arte di Dante ai giorni nostri.Tanti sono stati i premiati, con molte realizzazioni interessanti e ben fatte; ma noi siamo rimaste colpite – ed è facile comprenderlo – dai riconoscimenti per la  nostra scuola che ha ottenuto due menzioni speciali: una per il video "Fiamme dell'Inferno, Luci del Paradiso" girato dalle alunne Michela Cerrone, Marka Russo, Federica Caravaggi, Noemi Mallozzi e Caterina Celi della classe IV C Scienze Umane, seguite dalla Prof.ssa Alessandra Giannitelli.
 


La seconda menzione è per il lavoro "Il bestiario dantesco", prodotto dalle studentesse Federica Marandola, Anthea Mirabello, Angelica Mirabello e Sabrina Pascarella del del IV A Linguistico, seguite dalla Prof.ssa Gabriella Sabatini

Un ringraziamento speciale credo che vada rivolto ai numerosissimi alunni che hanno manifestato la loro visione della realtà dantesca, dando libero sfoggio a tutta la loro immaginazione: la Divina Commedia è un filo conduttore che unisce la  fantasia con il mondo creato da Dante, ricco di insegnamenti che esaltano lo “spirito” di ognuno di noi. 


       
                           


      Amina Spalletta
      Liceo “Varrone” - IV C Scienze Umane. 

mercoledì 26 ottobre 2016

Al Varrone è caccia alla classe più green

Sei bravo a  fare una buona raccolta differenziata?



Nella mattinata del 12 ottobre, al liceo Varrone  di Cassino, le classi del biennio di tutti e tre gli indirizzi (Scienze Umane, Linguistico ed Economico-sociale) hanno avuto l’occasione di partecipare al concorso nazionale “Green Game”, un’iniziativa promossa dai consorzi nazionali per la raccolta e il riciclo dei rifiuti.


Il fine di questa iniziativa è insegnare ai ragazzi una corretta raccolta differenziata dei rifiuti e, nello stesso tempo, far capire tutte le problematiche che nascono da una raccolta fatta male.
Gli alunni, non appena divisi per squadre corrispondenti alle singole classi, hanno assistito ad una lezione - molto particolare e divertente - su tutti i vantaggi di un buon riciclaggio. Ma hanno anche  compreso tutti i loro errori nel dividere i vari rifiuti, rendendosi conto di cosa un loro piccolo sbaglio può causare se ripetuto a livello nazionale.



Finalmente, dopo aver nominato i leader per ogni squadra, il gioco è iniziato.
Il quiz, strutturato a mo’ di programma televisivo, si basa su quindici domande, ognuna a risposta multipla.
Ogni leader era munito di un telecomando, con il quale poteva rispondere alle domande sullo schermo: il capitano, dopo il consulto con la propria squadra, rispondeva al quesito con il proprio controller. Per rispondere le classi avevano a loro disposizione un tempo che variava dai dieci ai quindici secondi, in base alla tipologia della domanda e, chi rispondeva con il minor tempo possibile, guadagnava più punti; guadagnando punti, si saliva ovviamente in classifica.




Dopo aver ricevuto, da parte del server, le risposte da tutti i telecomandi, appariva sullo schermo una classifica aggiornata basata sul punteggio che ogni squadra aveva raggiunto.
Durante il quiz, i leader venivano coinvolti dal “presentatore” del gioco con domande personali o inerenti al quiz.
La partita si è conclusa con la vincita da parte delle classi 1AL e 2BSU, che parteciperanno alle semifinali con altre cinquanta scuole nel Lazio.


Le classi hanno partecipato  attivamente all’iniziativa, ricevendo numerosi elogi dalla preside De Vincenzo
 e dagli stessi collaboratori di “Green Game”, che si sono mostrati felici nel trovare così tanto interesse da parte dei ragazzi.








                                           
                             Oreste Fortuna
                             Classe II BL  


martedì 27 settembre 2016

IL LICEO DEL FUTURO È OGGI

Al liceo “Varrone” la matematica è online

La mattinata del 24 settembre, agli alunni delle classi prime del liceo “M.T. Varrone” è stato somministrato un test d’ingresso di verifica delle competenze matematiche, svolto dai nostri studenti in un modo tutto nuovo: completamente online.
Gli alunni, infatti, hanno eseguito il compito sulla piattaforma del nostro liceo,  connessi alla linea Wi-Fi “Eduroam”, una rete wireless sicura, sviluppata per la comunità universitaria e diffusa a livello mondiale in più di 70 paesi; l’adesione rende il Varrone il quarto liceo in Italia partecipe di questa iniziativa.



I ragazzi, non appena seduti e connessi ad internet, hanno ricevuto un “QR Code” (un codice con il quale si può accedere rapidamente a dati ed informazioni) che ha permesso loro di accedere al test in modo pratico e veloce. Inoltre, sono stati sperimentati il sistema Byod (sostanzialmente ogni studente utilizza il proprio cellulare come strumento didattico) e le google app (strumenti per la compilazione del test).

Il riscontro dei ragazzi riguardo al test è stato decisamente positivo: gli studenti sono stati entusiasti all’idea di dover svolgere un compito di matematica sul proprio smartphone, rendendo quindi il tutto molto più stimolante e quasi simile ad un gioco.
Durante lo svolgimento della prova, le classi sono state supportate e seguite da un Team di studenti, dal professore Piero Pelosi e dalla prof.ssa Pellegrini Patrizia (per il Dipartimento di Matematica),  con l’obiettivo di agevolare gli allievi per ogni dubbio o difficoltà
. I ragazzi hanno dato molta fiducia al “Team Varrone”, assistiti in ogni loro problema o perplessità.  Ovviamente, fra i vantaggi, aver ottenuto  pochi minuti dall'esecuzione del test i risultati, così i professori di matematica in tempo reale hanno avuto il quadro della situazione


Le classi interessate sono state le nuove prime dell’Istituto, quindi all’incirca 170 ragazzi, un numero notevole che ha reso il liceo “Varrone” il terzo Istituto di secondo grado ad aver avuto il maggior numero di iscrizioni nell’a.s. 2016/17 nella nostra città.
Nella mattinata ci sono state due “sessioni” di test, divise tra il liceo linguistico e il liceo delle scienze umane e, naturalmente, la fine di ogni prova è stata seguita da un immancabile foto di gruppo con gli alunni e il team.


Un sentito ringraziamento va al nostro Dirigente Scolastico, prof.ssa Filomena de Vincenzo,  che fortemente ha voluto implementare e rendere possibili questi processi di didattica innovativa all'interno del Liceo Varrone.





Oreste Fortuna
Classe II B – Liceo Linguistico
IMS “Varrone” - Cassino