Abbiamo realizzato un percorso sulle quattro competenze di base della lingua italiana e, in particolare, riportiamo un esempio di scanning relativo al Neoclassicismo
Nel periodo a cavallo fra Settecento e Ottocento si
affermano in Italia le correnti letterarie del neoclassicismo e del
preromanticismo. Le caratteristiche
dello stile Neoclassico sono molteplici e varie, ma sono presenti alcuni
elementi che permettono di classificare e di definire correttamente questa
corrente artistica. Di fondamentale importanza fu il grande riavvicinamento ed
il rinnovato interesse verso il mondo dell’arte classica: gli artisti
neoclassici ritenevano che gli antichi all’interno delle loro opere avessero raggiunto
la perfezione armonica dell’equilibrio e della compostezza, canoni appartenenti
al mondo dell’arte greca e romana.
Ugo Foscolo, nato a Zante nel 1778 e morto a Turnham
Green nel 1827, poeta, scrittore e traduttore,
è stato uno dei principali esponenti italiani del neoclassicismo e del
preromanticismo. Per definire i
tratti variegati e spesso contrastanti del pensiero e della poetica di Ugo
Foscolo bisogna innanzitutto ritrovare nelle sue poesie il conflitto tra la
ragione e gli impulsi delle passioni, che ne fanno una figura a metà strada tra
la cultura neoclassica e la nuova sensibilità romantica. Il Neoclassicismo di
Foscolo non ha nulla della stilizzazione decorativa o archeologica, è molto più
spirituale. In Ugo Foscolo troviamo spesso riferimenti alla mitologia, poiché
attribuisce spesso alla poesia la gestione eroica dei grandi valori delle
civiltà e la poesia si fa interprete di questi valori. Per Foscolo la Grecia è
origine e rifugio pieno di serenità, si parla di mito dell'Ellade, un mondo che
si distanzia dalla sua realtà fatta di guerre.
Nel 1794, con la condanna di Robespierre, ebbe termine
la dittatura giacobina durata 5 anni, la fase più cruenta della rivoluzione
francese. L’ascesa al potere della borghesia moderata riportò un certo equilibrio
politico e sociale che, però, non modificò la situazione di conflitto
internazionale che trovava ancora gli stati assoluti europei coalizzati contro
la Francia. Nel 1796 la guerra si attuava con successo su più fronti ma il
fronte che assunse maggior importanza fu quello italiano affidato a Napoleone
che, passate le Alpi, occupò rapidamente la Lombardia, il Piemonte e il Veneto.
Le conquiste di Napoleone furono molto rapide. Nel 1797 concluse la campagna
d’Italia e chiuse momentaneamente la guerra contro l’Austria con la pace di
Campoformio nell’ottobre del 1797. Forte dei successi ottenuti e del prestigio
presso l’opinione pubblica francese, Napoleone realizzò un colpo di Stato
instaurando in Francia un nuovo regime, Il Consolato, di cui egli stesso era
primo console. Nel 1802 ottenne il consolato a vita e nel 1804 l’incoronazione
a Imperatore. Questa rapida carriera era dovuta alla favorevole opinione
pubblica, in quanto, Napoleone era riuscito in pochi anni a risolvere problemi
giuridici, economici e sociali che diedero alla Francia una situazione di
stabilità politica e sociale che nessun governo prima di allora non aveva mai
realizzato. In pratica partendo dalle basi della rivoluzione era riuscito a
creare una struttura statale solida e moderna stroncando contemporaneamente il
possibile avanzamento delle forze popolari e democratiche.
I grandi centri di produzione dell’arte neoclassica
sono Roma e Parigi e i due grandi artisti sono Antonio Canova e Jacques-Louis
David. Antonio Canova fu il più importante scultore del Neoclassicismo, capace
di dare forma al modello di bellezza ideale del mondo antico con sculture
raffinate. Era nato in Veneto e si era formato a Venezia, ma svolse quasi tutta
la sua attività a Roma, dove ammira da vicino e rielabora l’arte antica,
i
suoi miti e la perfezione anatomica. A Roma Antonio Canova
rimane affascinato dalla bellezza dalla scultura greca e romana, ma ha anche la
possibilità di farsi conoscere sulla scena artistica internazionale. Qui studia
la scultura antica che approfondisce anche attraverso un viaggio a Pompei,
Ercolano e Paestum e conosce gli artisti e gli intellettuali che teorizzano un
nuovo ritorno al classico.
Amore e Psiche
è un gruppo scultoreo realizzato da Antonio Canova tra il 1788 e il 1793 ed esposta
oggi al Museo del Louvre di Parigi. L'opera rappresenta, con un erotismo
sottile e raffinato, il dio Amore mentre contempla con tenerezza il volto della
fanciulla amata, ricambiato da Psiche da una dolcezza di pari intensità. Le
figure sono rappresentate nell'atto subito precedente al bacio, un momento
carico di tensione, ma privo dello sconvolgimento emotivo che l'atto stesso del
baciarsi provocherebbe nello spettatore. Questo è il momento di equilibrio,
dove si coglie quel momento di amoroso incanto tra la tenerezza dello smarrirsi
negli occhi dell'altro e la carnalità dell'atto. Le due figure si intersecano
tra di loro formando una X morbida e sinuosa che dà luogo a un'opera vibrante
nello spazio. L'opera Amore e Psiche è un capolavoro nella ricerca
d'equilibrio. L'elegante fluire delle forme sottolinea la freschezza dei due
giovani amanti: è qui infatti rappresentata l'idea di Canova del bello, ovvero
sintesi di bello naturale e di bello ideale.
Alessandro Pelosi II AL
Paola Kola II CL
Maria Pia Pittiglio II CSU
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