STAGE TENUTO DALLA CLASSE III A SEC PRESSO IL PALAZZO DI GIUSTIZIA DELLA CITTA' MARTIRE
Capacità, serietà e determinazione: questo è ciò che molto
spesso si richiede ai giovani, come importante possibilità di rinnovamento dei
sistemi sociali correnti e preziosa base su cui lavorare per costruire un
futuro migliore. Essi hanno l’opportunità di maturare caratterialmente e
di arricchire il loro bagaglio di
conoscenze e competenze proprio a scuola, essenziale centro di formazione
culturale e personale, dedito alla loro preparazione in vista dell’inserimento
nel mondo del lavoro. Però, ci si è resi conto che una formazione basata
esclusivamente sullo studio dei libri e della dimensione astratta in generale
con caratteristiche tipicamente teoriche non può offrire ai ragazzi una
preparazione solida e soprattutto completa.
E’ per questo motivo che la nostra scuola, il Liceo “M. T.
Varrone”, apre le porte a nuove
iniziative, a progetti innovativi, che permettono agli studenti di vedere,
conoscere e constatare concretamente le realtà lavorative di fronte alle quali
potranno trovarsi in età adulta. Questi generali precetti hanno trovato
applicazione nell’interessante e originale esperienza effettuata dalla mia
classe, III A SEC (Liceo delle Scienze Umane, indirizzo
economico-sociale),
che ha effettuato uno stage, svoltosi nell’arco di due settimane, dal 18 al 22
febbraio scorso, presso il Tribunale di Cassino.
Il nostro è il primo caso in assoluto di una scolaresca che
ha la possibilità di conoscere dal vivo e tangibilmente le dinamiche e i procedimenti tipici della
realtà giuridica. Siamo particolarmente fiere di questa coinvolgente
iniziativa, avendo potuto constatare quanto sia stata importante ed
interessante l’opportunità che ci è stata data. Prima di raccontare più
dettagliatamente la nostra esperienza, vorremmo rivolgere i nostri più sentiti
ringraziamenti al cancelliere, dr Celestino Golluccio, e all’avv. Giancarlo
Mignanelli per aver reso possibili i nostri progetti e per averci accompagnato
in modo ineccepibile nella nostra esperienza.
Un particolare ringraziamento va anche alla nostra scuola, che si è
fatta promotrice di questo importante stage e più specificatamente ai nostri
docenti accompagnatori: Tomassi Anna (referente dei tirocini formativi della
scuola),
Canetri Valeria e Folcarelli Roberto.
Il programma che ci è stato proposto prevedeva innanzitutto
una presentazione dei diversi uffici del Tribunale e della loro organizzazione
e poi ci dava l’opportunità di assistere ad alcune udienze, sia penali che
civili, svoltesi alternativamente nelle due sedi di piazza Labriola e di via Tasso. Accompagnate
dalla professoressa Tomassi, Il giorno 11 Febbraio si è tenuto il nostro primo incontro.
Siamo state accolte dal dr Golluccio che, con molta disponibilità, cortesia e precisione,
ci ha guidato nella conoscenza dei diversi uffici giudiziari. Da subito siamo
rimaste particolarmente colpite dall’”aria” di serietà che si poteva ben
percepire all’interno dell’edificio; la solennità dell’ambiente era palpabile e
ci siamo sentite di colpo adulte, in dovere di assumere un comportamento
consono e rispettoso del contesto. Abbiamo potuto constatare tutti i presupposti
e i dinamismi burocratici che precedono l’esecuzione di un’udienza, e ci siamo
resi conto di come sia effettivamente organizzato un tribunale nella sua
complessità amministrativa. Il dr Golluccio, con la collaborazione dei
responsabili dei vari uffici, ci ha illustrato il funzionamento della sezione
lavoro, conducendoci di poi nelle diverse cancellerie mobiliari, immobiliari e
fallimentari. Ognuno degli impiegati con cui abbiamo avuto il piacere di
parlare si è mostrato molto disponibile nei nostri confronti ed ha risposto
senza esitazione a tutte le nostre domande. E’ risultato evidente che lo stesso
impegno e la medesima precisione, che hanno mostrato nei nostri confronti, li
riversano sicuramente anche nel lavoro.
Altrettanto palese ci è sembrata, purtroppo, l’assenza di
mezzi tecnologici e apparecchiature adeguate che possano permettere agli
impiegati giudiziari di svolgere il loro lavoro in modo più fluido e rapido,
alla stregua dei tribunali italiani più grandi, che godono di un numero di strumenti
maggiore. Ci è stata segnalata anche la mancanza di personale, che reca
ulteriori problemi alla gestione amministrativa del centro giudiziario cassinate.
Oltre alle varie nozioni di diritto che ci sono state
fornite, abbiamo avuto la possibilità di capire quali sono i meccanismi
burocratici che devono essere effettuati affinché un processo possa esser
valido: atti di notifica e deposito, iscrizioni, certificazioni, esecuzioni,
istanze, etc..
Il giudice dr Petteruti ci ha poi spiegato con chiarezza come
vengono effettuate le esecuzioni fallimentari, illustrandoci il lavoro del
curatore, che gestisce il patrimonio del fallito, e quello successivo degli ufficiali
giudiziari e del giudice. La dott.ssa
Aratari, invece, ci ha consentito di cogliere elementi non solo giuridici ma
sociali scaturenti dalle procedure esecutive da lei trattate. In tale giornata
è stato utile per l’opportunità fornitaci di interagire direttamente con i
diversi impiegati e capire così che anche per i disabili è possibile integrarsi
nel mondo del lavoro, con le stesse dignità e capacità di cui godono soggetti normodotati.
Mercoledì 12 febbraio, accompagnati dalla Preside, dott.ssa
Filomena Rossi, e dai proff. Tomassi
Anna e Folcarelli Roberto, abbiamo visitato la sede di piazza Labriola: siamo
stati accolti dal signor Presidente del tribunale, dott. Amedeo Ghionni, che si
è dichiarato particolarmente favorevole all’esperienza intrapresa con la sua
autorizzazione, invitandoci a farne tesoro e ci ha poi augurato una buona
permanenza. Abbiamo quindi assistito alle diverse cause penali, dirette con
professionalità dal dr Lo Mastro e dal Presidente dr Capurso, soffermandoci a
riflettere su ogni ruolo processuale esercitato, appuntando ogni chiarimento
tecnico che ci veniva dato dai nostri professori.
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A sinistra la preside del Liceo "Varrone" Filomena Rossi; a destra l'avvocato Roberta Quagliozzi, ex studentessa del liceo.
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Siamo oggi in grado di poter fare una importante
differenziazione tra i processi civili e quelli penali, anche grazie al
fondamentale aiuto che ci ha fornito il Giudice di pace dott.ssa Primicerj, dedicatasi
con chiarezza a illustrarci tutti i procedimenti che venivano seguiti nei casi
penali e civili da lei gestiti. Abbiamo
compreso quanto sia impegnativo per il giudice impegnarsi nella gestione dell’udienza
e contemporaneamente spiegarci i meccanismi tecnici a noi certamente poco
chiari. La dott.ssa Primicerj si è lasciata anche intervistare, rispondendo con
gentilezza e competenza a tutte le nostre domande; inoltre, ci ha offerto
un’ospitalità ed una disponibilità per le
quali le siamo davvero grate.
Venerdì, l’ultimo giorno dello stage, abbiamo assistito
all’udienza civile tenuta dalla dott.ssa Rossi, che ci ha colpito per la sua
preparazione, cortesia, direzione esemplare e che, parimenti, ha risposto con
precisione alle nostre domande, accogliendoci vicino a lei.
Questa esperienza ci ha entusiasmato tutte e ci è stata
molto utile per capire se un’eventuale occupazione nel sistema giudiziario
possa essere adatta alle nostre attitudini o meno, ma, soprattutto, abbiamo
acquisito una esperienza densa di dati per i nostri studi nel settore giuridico e in quello socio-economico.
Da ora in poi, anche lo studio del diritto, che è una delle materie
principali del nostro indirizzo, diverrà ancora più interessante e soprattutto
più chiara, atteso che esso ci spinge a studiare comportamenti umani e a
comprendere praticamente le teorie che studiamo sui testi scolastici.
Per una settimana è stato bello sentirci all’altezza di una
realtà tipicamente da adulti e saremmo molto contente se in futuro ci fosse di
nuovo data l’opportunità di ripetere l’esperienza. Perciò cercheremo di fare
tesoro di questo stage, tentando di fare nostra ogni cosa appresa.
In definitiva, pensiamo che sia stata un’esperienza molto utile
per la nostra formazione e ringraziamo di nuovo tutti coloro che hanno
partecipato alla realizzazione di questo progetto.
Melissa Pinna – classe III A
Liceo delle Scienze Umane, opzione
Economico-Sociale